L'Arci compie 50 anni

06-04-2007

Il 25 e 26 maggio 1957 a Firenze si svolgeva la "convenzione dei sodalizi di base di Bologna, Firenze, Novara, Pisa e Torino". La Convenzione approvava lo statuto della costituenda ARCI, Associazione Ricreativa Culturale Italiana.

Oggi l'Arci, con oltre un milione di soci, rappresenta una delle più grandi esperienze di partecipazione popolare e di autorganizzazione civile in Italia, una rete di migliaia di case del popolo, circoli culturali e centri sociali diffusi in tutto il paese, dalle grandi città ai piccoli centri. Le sedi Arci sono spazi aperti in cui uomini e donne di ogni età e condizione sociale si incontrano, condividono interessi e passioni, producono attività nell'interesse della comunità sociale. Offrono occasioni di aggregazione sociale e ricreazione, di formazione e conoscenza, fanno cultura; si battono per affermare i diritti di cittadinanza, contro ogni forma di esclusione e discriminazione; promuovono attività di volontariato e di solidarietà, progetti e azioni di sostegno ai cittadini svantaggiati e di prevenzione del disagio; si impegnano nella cooperazione a fianco dei popoli del sud del mondo; sono parte attiva del movimento per la pace e la globalizzazione dei diritti, la democrazia e la giustizia sociale. In una società minacciata dagli egoismi e dal rischio di disgregazione l'associazionismo è un'alternativa al vuoto sociale, alla solitudine delle persone, lo strumento con cui ricostruire relazioni umane e legami sociali, unire le persone al di la delle differenze, rafforzare la cultura della convivenza e del bene comune, promuovere la partecipazione alla vita pubblica.

Nel 2007 l'ARCI celebra il cinquantesimo anniversario della sua fondazione. In mezzo secolo di vita il cammino dell'associazione è stato un percorso costante di crescita e di presenza attiva nelle vita e nella cultura del Paese. Ma le nostre radici sono ben più antiche e affondano nella secolare tradizione del mutualismo e del movimento operaio italiano da cui ebbero origine i sodalizi che poi nel secondo dopoguerra avrebbero dato vita all'Arci. La nostra storia va letta nel percorso di questo associazionismo antico e radicato nella cultura civile del paese, che ha contribuito, attraverso vicende storiche e generazioni diverse, a formare e consolidare uno dei tratti caratterizzanti della moderna democrazia italiana. Ed è guardando con orgoglio a quelle origini e a quel cammino, consapevole del patrimonio di valori ed esperienze di cui è portatrice, che l'Arci oggi è impegnata a definire compiti e responsabilità di un moderno associazionismo di promozione sociale nell'Italia del ventunesimo secolo.

La storia dell'Arci è una narrazione in cui si intrecciano vicende individuali e collettive di grandissimo rilievo per tutta la società italiana. Per questo vogliamo dedicare il nostro cinquantenario non solo ai nostri soci ma a tutti i cittadini, sviluppando un programma di iniziative che ci consenta di incontrare generazioni, ceti sociali, culture e sensibilità diverse.
Lo scopo delle iniziative del cinquantenario sarà quello di valorizzare, anche attraverso il recupero della memoria della tradizione associativa italiana, il patrimonio di esperienze, valori, idee che l'Arci ha costruito nella sua storia. Ma sarà al tempo stesso anche quello di offrire occasioni di riflessione collettiva sui bisogni e le contraddizioni della società di oggi e sul ruolo che l'associazionismo può svolgere per costruire un futuro migliore. 

Qui sotto è possibile scaricare i risultati di un'indagine demoscopica sugli interessi sociali e culturali degli italiani ed il programma delle celebrazoni del cinquantenario.

Sintesi indagine Unicab

Programma del 50enario

CMS Priscilla Framework by Plastic Jumper - Privacy e cookie policy

Accesso redazione