Quando guidi rispetta lanziano che sarai
05-02-2006
Quando guidi rispetta l’anziano che sarai
Parte a Bologna e nei Comuni della provincia una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza degli anziani in strada. Nel 2004 nel bolognese sono stati uccisi 7 pedoni che avevano più di 60 anni e 175 sono stati feriti. L’invito per tutti è a identificarsi negli anziani nella consapevolezza che tutti lo diventeranno.
“Quando guidi rispetta l’anziano che sarai” è il messaggio della campagna di sensibilizzazione che vuole far riflettere sui rischi che coinvolgono questi cittadini in strada e sulla necessità di rispettare le regole per prevenire il più possibile i pericoli. La campagna chiede a tutti gli automobilisti di identificarsi negli anziani nella consapevolezza che tutti lo diventeranno e che è importante, in particolare, con i propri figli, dare il buon esempio affinchè siano dei guidatori rispettosi delle regole nel futuro.
Gli anziani non si muovono agilmente nel traffico, spesso fanno fatica a vedere e a udire bene.
Non si rendono conto della capacità di accelerazione di un’automobile o di una moto, né sono in grado di “scattare” per evitare i pericoli, o di attraversare la strada velocemente. Stanchi di attendere che la strada si liberi dai mezzi in movimento sono a volte portati a “forzare” imprudentemente l’attraversamento.
L’insicurezza delle strade colpisce in modo particolare gli anziani che, non casualmente, vengono considerati tra i “soggetti deboli” più a rischio.
Nel 2004, nella provincia di Bologna, mentre camminavano in strada, ci dicono le statistiche dell’Osservatorio incidentalità stradale della Provincia di Bologna, sono stati uccisi, a causa di quelli che impropriamente definiamo “incidenti”, 7 persone che avevano più di 60 anni e 175 sono state ferite.
La campagna vuole porre l’attenzione, in particolare, sul diritto alla precedenza sulle strisce pedonali che, troppo spesso, viene ignorato da chi guida auto o scooter a differenza degli altri paesi europei dove il rispetto della norma è una certezza. Nello stesso tempo vuole far riflettere su quanto incida la velocità sulle conseguenze di un “incidente”. E’ dimostrato che al crescere della velocità corrisponde un aumento esponenziale del rischio di morte: se a 30 km/h il pedone generalmente rischia al 15% di perdere la vita, già a 40 km/h il pericolo di morte raddoppia. A 50 km/h diventa il 60%. Oltre si hanno solo casi mortali.
Gli anziani non potranno mai “adattarsi al traffico”. Ripensare la mobilità anche con i loro occhi e bisogni è estremamente importante anche alla luce delle dinamiche demografiche di Bologna dove già oggi rappresentano una fetta significativa della popolazione e tra quindici anni saranno 250.000, 90.000 dei quali ultraottantenni.
La campagna “Quando guidi rispetta l’anziano che sarai” è promossa da Provincia e Comune di Bologna insieme ad altri venti Comuni, sindacati pensionati Cgil-Cisl-Uil, Osservatorio per l’Educazione Stradale e la Sicurezza/Regione Emilia-Romagna, Prefettura, Centro Antartide, Azienda Usl, Ascom Bologna Università Primo Levi, Arci, Unione Italiana Ciechi, Legambiente, centri sociali per anziani, Conad, Coop Adriatica e a tanti altri.
La campagna è stata rilanciata a livello nazionale dai sindacati pensionati bolognesi, dall’Osservatorio per l’educazione e la sicurezza stradale-Regione Emilia Romagna, dall’Associazione Rete Italiana Città Sane e dal Centro Antartide e viene realizzata in tante altre città: da Palermo a Terni, da Parma a Latina, da Cesena a Treviso, da Crotone a Bergamo con il patrocinano dell’UPI (Unione delle Province Italiane), dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), della Conferenza delle Regioni, dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e del Csa.
Comitato: Bologna