Mobilitazione delle città europee per i diritti dei migranti

31-01-2004

Sabato 31 gennaio in molte città d'Italia e d'Europa centinaia di migliaia di persone si sono date appuntamento per chiedere la chiusura dei centri di detenzione (in Italia i Centri di permanenza temporanea), il riconoscimento del diritto d'asilo e un permesso di soggiorno per tutti i sans papier.
Nell'organizzare la mobilitazione, la piattaforma si è arricchita di nuovi contenuti: è l'Europa che non vuole arrendersi al razzismo e alla discriminazione istituzionale. La
bozza di Costituzione europea sancisce la presenza in Europa di una "umanità inferiore", fatta di politiche di repressione, esclusione e reclusione di una parte consistente della società europea.
L'Arci ci sarà ed ha deciso di starci con la propria identità, e con la storia e la ricchezza delle nostre iniziative sul territorio. Le motivazioni della nostra adesione sono riassumibili in due parole d'ordine: la promozione della partecipazione dei cittadini e delle cittadine, e quindi il protagonismo dei migranti; le battaglie per la giustizia sociale, contro l'emarginazione, e quindi la battaglia per i diritti dei migranti e contro ogni forma di discriminazione.
Il nostro obiettivo è quello di riportare l'iniziativa e la discussione sui temi che riguardano i diritti dei migranti al di fuori della ristretta cerchia degli "specialisti" e impegnarci perché la giornata del 31 gennaio sia l'inizio di un forte movimento diffuso e unitario, che si fondi sul protagonismo dei migranti.

Info: www.arci.it/politiche/immigrazione

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