L'arci in difesa della Costituzione
02-06-2005
Facciamo del 2 giugno una giornata di mobilitazione e impegno civile a difesa della nostra Costituzione
Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci
Il 2 giugno, Festa della Repubblica, non lo celebreremo con le parate militari ma diffondendo fra i cittadini le copie della Costituzione. In quella Carta sono scritti i principi sui quali si è costruita la nostra repubblica democratica, a cominciare dal ripudio della guerra tanto solennemente affermato dallarticolo 11 quanto palesemente ignorato oggi dal governo delle destre. Vogliamo fare del 2 giugno una giornata di mobilitazione e di impegno civile in difesa della Costituzione minacciata oggi dal governo delle destre. Quello approvato in Senato è un vero e proprio disegno eversivo che stravolge gli equilibri istituzionali del paese, trasforma un ordinamento basato sulla rappresentanza parlamentare nel governo personale del primo ministro, introducendo unidea plebiscitaria della democrazia in cui i cittadini sono semplici spettatori delle decisioni assunte. Con una micidiale miscela di centralismo e devolution si mette in discussione lefficienza dei poteri dello stato, la tutela pubblica dei valori della convivenza, lesigibilità dei diritti di cittadinanza, si frantuma l'unità dei grandi sistemi nazionali e si aggravano le disparità fra le varie parti del Paese. Questo progetto di modifica della Costituzione è coerente con la politica condotta dalle destre in questi anni. Rappresenta lassalto finale al sistema-paese dopo lattacco ai diritti del lavoro, al sistema dellistruzione pubblica, al pluralismo nellinformazione, alla progressività nel prelievo fiscale, al principio del ripudio della guerra. Quello che si vuole colpire è il senso stesso della comunità nazionale, trasformandola in un aggregato di individui in competizione fra loro, che antepone il bene individuale al bene comune, in cui chi vince riscrive le regole a misura delle proprie esigenze. Ma i principi della nostra Costituzione hanno radici profonde e solide nella lotta di popolo per la Liberazione, nel patto di civiltà che lego nel riscatto del Paese tutte le sue diverse culture. Noi vogliamo difendere questa Costituzione perché è il faro che ha contribuito a formare lidentità del Paese, lo ha guidato nei momenti difficili di questi 50 anni, ha alimentato una democrazia caratterizzata da un forte pluralismo, dalla ricchezza della rappresentanza sociale, della partecipazione popolare, da una cultura diffusa del bene pubblico. Sappiamo che la democrazia non è data una volta per tutte, va rinnovata ed alimentata costantemente. Per questo difendere la Costituzione significa moltiplicare il nostro impegno civile, per allargare gli spazi della partecipazione, coltivare letica della responsabilità pubblica, rinnovare la politica e gli strumenti di una democrazia fondata sul protagonismo consapevole dei cittadini. Con questo intento lArci sostiene tutte le iniziative che nella giornata del 2 giugno saranno promosse, su questi contenuti, dalle reti della società civile e dei movimenti sociali. Roma, 1 giugno 2005