A Padova l'Arci dà il via alla Campagna nazionale per i diritti culturali

31-01-2004

Sabato 31 gennaio alle 10 parte da Padova la prima tappa della Campagna nazionale per i Diritti culturali, con una manifestazione alla quale hanno già aderito più di 50 associazioni, dal significativo titolo Quale cultura per quale progetto di città.
Un’iniziativa costruita e fortemente voluta dalla Presidenza e dal Consiglio dei Regionali della nostra associazione.
Coesione e giustizia sociale, pace, sostenibilità, solidarietà, rispetto delle differenze, sono solo alcuni dei diritti culturali che troppo poco spazio hanno nelle agende di governo delle città e dei paesi.
Vogliamo mettere sul piatto del dibattito politico, in vista delle amministrative, un modo nuovo di governare che sappia mettere al centro un'idea di sviluppo che tiene conto delle persone e delle relazioni. Un progetto che la nostra associazione promuove da anni nei suoi circoli e fuori, ma che forse oggi, alla luce dell'accrescersi dei fenomeni di disgregazione sociale e solitudine, assume un valore ancora più grande, che richiede anche da parte nostra un salto di qualità.
Come afferma il Sindaco di Nantes (testimonial per Cofferati): "È necessario puntare sulla cultura, che non è solo distrazione e piacere, ma il cuore di una politica moderna e progressista, è educazione, è sviluppo della democrazia partecipativa".
Ed è proprio di democrazia partecipativa che ha bisogno la politica, se si vuole uscire dalle zone grigie e affermare un forte progetto politico e culturale di alternativa al centro-destra. Ecco allora come la battaglia che l’Arci conduce sui diritti culturali ci ritaglia un ruolo significativo, arricchendo di identità e contenuti il nostro essere associazione di promozione socioculturale.
A fine febbraio appuntamento a Pesaro con la presentazione del nuovo Manifesto per la Cultura e poi l'avvio della Campagna nazionale prevedendo un giorno dove in tutte le regioni, contemporaneamente, alla presenza dei candidati alle prossime elezioni, consegneremo le nostre proposte. Nel Manifesto si afferma fra l'altro "Affermiamo la cultura come valore collettivo".
La cultura non è solo un bisogno voluttuario, soggettivo, ma una rete di relazioni che promuove Comunità.
Nella programmazione dell'amministrazione, proprio in relazione alla riqualificazione delle aree urbane la cultura deve avere un peso più consistente nei bilanci. C'è bisogno di una Carta della Trasparenza per tradurre un trasparente principio di sussidiarietà e far crescere e qualificare un Terzo settore culturale, fuori dai vecchi e nuovi collateralismi, al servizio della Comunità.
Crediamo che la politica degli spazi culturali debba essere programmata alla luce delle nuove esigenze di sicurezza e socializzazione della città con il concorso di tutti i soggetti interessati. La cultura presidio dei territorio toglie spazio alla militarizzazione del territorio.
Vogliamo una "città gentile".
Una bella sfida, ma anche un grande progetto che declina, sulle questioni culturali, il nostro impegno per l'Europa dei cittadini: un modo per dare gambe e contenuti alla Carta di Nizza (che fissa i valori fondanti della Unione europea) e alle elaborazioni per la tutela delle differenze culturali della nuova Costituzione europea.
Un contributo alla riforma della politica.

Info: www.arcipadova.org

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