Tornare ad incalzare i partiti
20-01-2005
Intervento di Giovanni De Rose su La Repubblica di Bologna
Osservando Bologna degli ultimi tempi viene da chiedersi se è la stessa città che solo un anno fa ferveva di spirito partecipativo. Una stagione straordinaria capace di mobilitare centinaia di persone in vista della scadenza per l'elezione del sindaco della città, animata da decine di assemblee, in cui tanti cittadini parlavano e si ascoltavano a vicenda.
In tanti, e noi tra i primi avendo avviato un lavoro di gruppo con due anni di anticipo, ci siamo impegnati allora con la convinzione che quello fosse un modo per dimostrare con i fatti che il rinnovamento della politica, il protagonismo della società civile, la collaborazione tra partiti e movimenti di cui troppo spesso si chiacchiera, fosse praticabile nella realtà. Lo stesso Cofferati indicò come prima ragione della sua disponibilità a candidarsi a fare il sindaco di Bologna il percorso che undici associazioni stavano portando avanti. Obiettivi condivisi, rispetto reciproco, lealtà, erano i requisiti fondamentali per un'azione comune con i partiti che ha messo in campo un percorso condiviso e vincente.
Ma quello di vincere era forse l'unico obiettivo che avevamo? Certamente era quello più importante. Di sicuro se le associazioni e i movimenti non decidono di tornare in campo resterà il solo. L'esperienza bolognese è stata, a detta di tutti, estremamente positiva. Tuttavia oggi viene da chiedersi: per i partiti si trattava di una scelta strategica oppure di una necessità dettata da calcoli elettorali? Noi dell'arci siamo convinti, per esempio, che Vasco Errani sia un ottimo candidato a fare il presidente della regione emilia romagna. Personalmente lo sosterrò con estrema convinzione e moltissimi nostri associati faranno altrettanto.
Ci resta una domanda a cui troviamo una risposta spiacevole: una qualunque delle 85 associazioni che a suo tempo hanno sostenuto Cofferati potrà fare altrettanto per Vasco Errani? La risposta, spiacevole appunto, è no! E certo non per indisponibilità delle associazioni e dei movimenti, piuttosto per una scelta dei partiti che sono tornati alla pratiche antiche e si sono rinchiusi nei loro fortini in vista delle elezioni regionali. Così l'ottimo candidato Errani procedendo per questa strada, sarà il candidato dei partiti e basta. Sarà più forte o più debole? Molto probabilmente vincerà a prescindere, bisogna solo riflettere sul significato della scelta dei partiti del centrosinistra di andare avanti per conto loro. Certo si stanno assumendo un seria responsabilità arretrando rispetto all'esperienza bolognese, unanimemente considerata positiva almeno fino a un determinato stadio del suo sviluppo.
Qual'è la differenza di fondo tra le due scadenza elettorali? I partiti del centrosinistra sono certi di avere già la vittoria in tasca per le prossime regionali mentre la elezioni bolognesi erano considerate a rischio. Se questo è vero diventa fondato il sospetto che la scelta di lavorare con le associazioni e i movimenti sia stato un semplice calcolo elettorale e non una scelta strategica. Non si può essere per il rinnovamento dei modi della politica nel 2004, per l'attuazione di pratiche, degnissime ma antiche nel 2005, per poi soppesare la convenienza per le elezioni politiche del 2006. I movimenti e le associazioni bolognesi devono sapere che i partiti si stanno prendendo lo spazio che noi gli abbiamo lasciato.
Facciamo non uno, ma due passi avanti, torniamo a dire e fare, ribadiamo pubblicamente la nostra disponibilità, incalziamo i partiti costringendoli al confronto, recuperiamo lo spirito della fase virtuosa della campagna elettorale bolognese, chiariamo che nessuno di noi, tanto meno l'arci di Tom Benetollo, ha mai accettato di fare la ruota di scorta di chicchessia. Lavoriamo da subito e tutti insieme recuperando la parte buona di quanto abbiamo fatto per Bologna, utilizziamo al meglio e in maniera condivisa la scadenza delle prossime regionali, prepariamoci ad affrontare uniti l'appuntamento delle politiche del 2006.
Giovanni De Rose
Presidente dell'Arci di Bologna
Comitato: Bologna