Al via la campagna nazionale “Io Riattivo il Lavoro”

01-11-2012

Al via la campagna nazionale “Io Riattivo il Lavoro”, rivolta alla raccolta delle firme necessarie per l’iter di approvazione della legge di iniziativa popolare intitolata: “Misure per favorire l'emersione alla legalità delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata”.

La proposta di legge, depositata da 14 rappresentanti delle forze sindacali e associative (fra cui l’Arci) presso la Corte di Cassazione lo scorso 30 Ottobre e pubblicata in Gazzetta ufficiale il giorno successivo (31 Ottobre 2012) ha l’obiettivo di “ricostruire le condizioni per assicurare la legalità economica” e stimolare  il dibattito parlamentare sulla condizione delle aziende coinvolte dal fenomeno e soprattutto dei tanti lavoratori e lavoratrici che perdono il proprio posto di lavoro per la penetrazione delle organizzazioni criminali e mafiose nella nostra economia.

Fra le proposte: la costituzione di una Banca dati delle aziende sequestrate e confiscate; la valorizzazione del territorio, la tutela dei lavoratori, l’uso sociale delle aziende.
In Italia (al 3 settembre 2012) sono 1636 le aziende confiscate e il 90% di queste sono destinate al fallimento, con circa 80.000 lavoratori coinvolti. I sequestri e le confische dall'inizio della crisi sono aumentate del 65%, un dato drammatico e poco noto, che testimonia a pieno la vulnerabilità del nostro tessuto economico.

La campagna "Io Riattivo il Lavoro", promossa dalla CGIL, è sostenuta da: Avviso Pubblico, Arci, Libera, SoS Impresa, LegaCoop, Acli e il presidente dell'ANM Sabelli. 
 
A breve maggiori informazioni sulle iniziative di raccolta firme e di promozione della campagna.
Una volta raggiunta la quota necessaria di 50.000 firme, la proposta sarà depositata al prossimo Parlamento, con l’obiettivo di sollecitare le forze politiche per una rapida approvazione.

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