L’Arci aderisce allo sciopero generale del 30 novembre

27-11-2004


COMUNICATO STAMPA


L’Arci aderisce allo sciopero generale del 30 novembre
Una scadenza importante che riguarda i diritti di tutti

Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci

 

Il 30 novembre i sindacati hanno proclamato uno sciopero generale di 4 ore di tutte le categorie contro una legge finanziaria “ingiusta, sbagliata e inadatta a rispondere alle esigenze del paese”. L’Arci aderisce e invita i suoi soci a partecipare alle manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia. Si tratta  di una scadenza importante, che non riguarda solo il mondo sindacale, ma che parla a tutti i cittadini.  In gioco ci sono infatti il diritto ad una esistenza e ad un lavoro dignitosi.
L’Italia è  oggi un paese in cui milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà e che per la prima volta sta conoscendo il fenomeno dei worker poors (lavoratori poveri). C’è poco lavoro e quello che c’è è spesso cattivo lavoro, lavoro precario, senza diritti,  sottopagato. I servizi essenziali, la sanità, la scuola soffrono una cronica sottrazione di risorse. Cresce il divario tra  nord e sud del paese, dove spesso l’unica possibilità di sopravvivenza è l’arruolamento nelle fila della criminalità organizzata.
Questa finanziaria aggrava  la situazione. Si riduce il trasferimento di risorse agli enti locali, si penalizzano gli investimenti al sud, si tagliano i servizi, si pensa di recuperare risorse rinviando il rinnovo di contratti già scaduti da anni o agendo sugli ammortizzatori sociali. Un vero massacro sociale in cambio di una riforma fiscale che ancora una volta premierebbe i più ricchi.
C’è bisogno di un profondo cambiamento. Al centro vanno rimessi i diritti,  il rispetto della vita e della dignità delle persone, un’idea di giustizia sociale che sani le tante ferite aperte da questo governo. A tutte e tutti va restituito il diritto al futuro.

Roma, 27 novembre 2004

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