Si è concluso il VI Congresso Arci Emilia Romagna
23-03-2010
Arcireport n.11, 23 marzo 2010, pagina 16Una foglia sola non fa ombra è la frase scelta per rappresentare lo spirito associativo con cui l'Arci Emilia Romagna, in modo se vogliamo semplice ma efficace, riconosce ai suoi circoli sul territorio un ruolo di presidio sociale volto a custodire e rafforzare i legami tra gli individui, le comunità e i quartieri. Oggi è necessario ritrovare valori, comprendere a pieno lo spirito del nostro agire per riconoscersi in un progetto generale che valorizza l'azione collettiva, il confronto, la condivisione, il lavoro di rete quali migliori difese alla deriva culturale e sociale in cui versa il Paese. L'Arci Emilia Romagna è forte non solo di un grande radicamento sul territorio (circa 1000 circoli e 292.000 soci) e di tantissimi volontari e dirigenti di circolo che resistono tra mille difficoltà per il bene delle loro comunità, ma è contraddistinta anche da uno spirito, caratteristico di queste terre, che intreccia antiche virtù civiche e pragmatismo.
Con questo approccio i 87 delegati, (90,6% degli aventi diritto) si sono confrontati durante i lavori del Congresso tenutosi a Bologna, approfondendo la discussione su diversi temi quali la cultura, il ricambio generazionale, l'avvento di una società multiculturale, il contrasto all'esclusione sociale, la partecipazione attiva e democratica dei cittadini, la legalità, il rinnovamento, le giovani generazioni e via dicendo.
La vera sfida che l'Arci deve affrontare è rappresentata certamente dalla tutela e dallo sviluppo del proprio insediamento associativo, ma soprattutto dall'avviare un confronto sulla definizione di nuovi modelli associativi al passo con i tempi, che permettano di leggere meglio i bisogni della società, dimostrando che l'associazionismo popolare può ancora avere, anche a fronte di un rinnovamento, un ruolo fondamentale per la nostra società.
Dal dibattito è emersa anche la necessità di mantenere e implementare una collaborazione con le Amministrazioni pubbliche di ogni livello ed un confronto e un dialogo con le forze politiche, in quanto la gravità della situazione in cui versa il Paese, necessita di azioni congiunte e condivise tra i diversi attori, ciascuno a seconda delle proprie competenze.
Il congresso ha eletto Presidente regionale Paolo Marcolini e Vice Presidente Roberta Cappelli.