Marco Vergnani vince il Daolio numero 14

16-06-2008


E’ “La coperta adesso è corta” , del cantante reggiano Marco Vergnani, la canzone vincitrice del XIV Premio Centro Augusto Daolio. Al secondo posto “Comandante” del modenese Gappa, al secolo Gabriele Palmieri, nella vita psichiatra. Il Premio speciale della giuria è stato assegnato al gruppo di Bologna “Dispaiati” per la loro reinterpretazione del brano di Augusto Daolio, “Mercanti e Servi”. Questo, in sintesi, il verdetto della giuria che ieri (15 giugno) al circolo Calamita di Cavriago ha lavorato fino a tarda notte.

“La coperta corta” è una preghiera e al tempo stesso un inno alla musica e al suo potere salvifico. Il ritornello del brano dice: “Lasciamelo dire, se mi puoi sentire/Lasciami le musiche, le musiche in fiore/ Basterà cantare, basterà cantare/ Per avere un’altra opinione”.

Una vittoria netta quella di Vergnani, classe 1974, che arriva al Daolio dopo anni di militanza nei Desnudo, una band che tra il 1994 e il 2004 ha tenuto centinaia di concerti nei circoli e nei club più importanti. L’esperienza paga quindi. Ma la storia del Vergnani cantautore (che ieri ha portato a casa un buono da 700 euro da spendere in sala di registrazione o strumenti musicali, dischi o libri) inizia nel 2004 quando Marco, in collaborazione con l’autore D.A. Cottafavi, pubblica il cd: “Labirinti di specchi”. 14 brani tutti “chitarra e voce”, che restituiscono un canzoni istintive e coinvolgenti di dilaniana ispirazione.

Nel 2005 è autore di alcuni brani per Linda Foschini e nel 2007 registra un nuovo demo di brani inediti con alcuni amici nonché ottimi musicisti, si tratta di Marcello Bossoli (batteria e percussioni), Claudio Bianchini (chitarra ) e Roberto Panisi (basso), gli stessi che quest’anno lo hanno visto vincere alla 14° edizione del Premio Daolio. 

Secondo posto per Gappa e il suo brano “Comandante”. Gappa è un 34enne psichiatra modenese, che scrive e interpreta, con garbo e buona presenza scenica, canzoni ironico/sarcastiche, un po' in stile Silvestri/Rino Gaetano. C'è in lui una notevole proprietà di linguaggio, un forte senso della parola e una buona conoscenza del folk italiano, a cui si rifà apertamente. Il brano in concorso, "Comandante", è l'unico brano "serio" del suo mini-show (le altre canzoni sono tutte sul comico/satirico): è il lamento di un guerrigliero - un soldato semplice, un subalterno – verso il suo comandante, l'icona del combattente senza macchia e senza paura, la cui fulgida immagine offusca quella del sottoposto, impaurito, stufo di combattere e imbracciare un fucile.

Ottima la versione di Mercanti e Servi, brano di Augusto Daolio, reinterpretata da i Dispaiati che ha meritato il premio speciale della giuria. Un brano energico, di grande impatto, che rivisitato in chiave progressive ha rinfrescato la memoria per questa canzone che Augusto scrisse nel 1990 con Beppe Carletti e Dodo Veroli.

La musica del gruppo felsineo ricorda quella degli illustri Frank Zappa, Area, Gentle Giant, King Krimson, Pfm e altri eroi musicali degli anni ’70.

I bolognesi “Dispaiati” (BO) fondano la band nell’aprile 2002 in vista della loro partecipazione ad un concorso dedicato a Demetrio Stratos. Il progetto Dispaiati cerca un approccio alla musica cercando di non creare surrogati né musicali né stilistici. L’intento del quartetto felsineo “non è differenziare - come spiegano - ma variegare. Speriamo sempre – continuano i Dispaiati -  che nessuno si arrenda al semplice ascolto, ma trovi in ogni canzone un qualcosa di più personale perché la musica è una percezione che, fortunatamente, tocca tutti in maniera differente”.” (BO) fondano la band nell’aprile 2002 in vista della loro partecipazione ad un concorso dedicato a Demetrio Stratos. Il progetto Dispaiati cerca un approccio alla musica cercando di non creare surrogati né musicali né stilistici. L’intento del quartetto felsineo “non è differenziare - come spiegano - ma variegare. Speriamo sempre – continuano i Dispaiati -  che nessuno si arrenda al semplice ascolto, ma trovi in ogni canzone un qualcosa di più personale perché la musica è una percezione che, fortunatamente, tocca tutti in maniera differente”.

Comitato: Reggio Emilia

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