Vita difficile per i pedoni a Bologna - “La strada non è un gioco”

11-06-2008


Vita difficile per i pedoni a Bologna.
La stragrande maggioranza dei guidatori non li rispetta

Lo rivela un’indagine realizzata dall’Arci, dal Centro Antartide e dai sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp Cisl e Uil. Prodotto un video per sensibilizzare gli automobilisti


Siamo nati per camminare. Siamo tutti pedoni. Chi guida è solo transitoriamente un non pedone. Eppure, osservando ciò che accade tutti i giorni sulle strade della città, verrebbe da pensare che troppi automobilisti e guidatori di scooter lo riscoprono solo quando, scesi dai loro mezzi, tornano con i piedi per terra. Pedoni, a loro volta, in balia dell’aggressività dei tanti che non rispettano le regole.
Arci, Centro Antartide, sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp Cisl e Uil tornano a denunciare i rischi che corrono in strada gli utenti deboli attraverso un’indagine che mette in luce quanto siano pochi i guidatori preoccupati della sicurezza dei pedoni e realizzando uno spot per sensibilizzare gli automobilisti che è visibile su Youtube cercando il titolo “La strada non è un gioco”.
Entrambe le iniziative sono state realizzate grazie al lavoro dei volontari che svolgono il Servizio Civile all’Arci e al Centro Antartide.
L’obiettivo è, ancora una volta, far riflettere su un problema che non riguarda solo il codice della strada (il mancato rispetto della precedenza ai pedoni comporta la perdita di 5 punti alla patente) ma che chiama in causa la cultura, l’educazione, la capacità di essere una comunità civile.

L’indagine
Il pomeriggio di martedì 27 maggio e la mattina di mercoledì 28 maggio tra via dei Mille e Via Montebello ivolontari del Servizio Civile hanno osservato il comportamento dei guidatori in prossimità delle strisce pedonali. In presenza di un pedone in procinto di attraversare la strada, solo l’11% (38 su 346) si è fermato per farlo passare. La quasi totalità dei mezzi che si sono fermati era costituita da autobus e soltanto da un motorino.

Lo spot
Sensibilizzare i guidatori ad un maggiore rispetto del pedone è l’obiettivo dello spot “La strada non è un gioco”, titolo che ammicca all’idea portante del filmato dove un automobilista vede i pedoni come possibili bersagli di un assurdo videogioco. Tutti i pedoni hanno infatti un punteggio stampato sulla loro testa in grado di regalare migliaia di punti all’automobilista. Alla fine del suo viaggio la metamorfosi: il cacciatore diventa preda. Sceso dall’auto rischia di essere investito. Un’inquietante numero sovrasta la sua figura. Anche lui è diventato un pedone-bersaglio.
Il filmato, girato a Bologna da Serena Impalà e Sabrina Ferro, vede protagonista l’attore Massimo Don e si chiude ricordando che guidare una macchina non è come giocare: ogni anno, infatti, in Italia vengono uccisi più di 700 pedoni.
Rispettare i limiti di velocità è la regola che può fermare la strage dei pedoni. Un pedone investito a 30 km orari ha solo il 50% di possibilità di sopravvivere, il 10% di possibilità se investito a 50 km orari, mentre oltre i 60 km orari non ha speranza.

Occhi elettronici ma non solo per restituire sicurezza ai pedoni
Sulle strade della provincia di Bologna nel 2006 sono morti 13 pedoni e 349 sono rimasti feriti. Particolarmente colpiti sono gli anziani, basti pensare che praticamente tutti i pedoni morti (12 su 13) avevano più di 65 anni. Sottovalutare una situazione tanto pericolosa significherebbe diventare complici. Il rischio di farsi male riguarda tutti, chi guida e chi è a piedi. Certamente sono necessari gli strumenti elettronici per scoraggiare e sanzionare i comportamenti di chi non rispetta le regole e mette a repentaglio la nostra salute, tuttavia questi da soli non possono bastare a produrre il miglioramento necessario in tutta la città. Ciò che occorre è una sinergia ancora più decisa tra azione educativa, azione preventiva e repressiva da parte delle forze dell’ordine e della Polizia Municipale in particolare. Questo potrebbe favorire uno scatto di responsabilità da parte di tutti.

L’indagine e il video presentati oggi si inseriscono all’interno di una campagna di più ampio respiro che vede tra i principali protagonisti proprio i sindacati dei pensionati. La campagna ha preso il via il 22 maggio scorso con il messaggio “Strada alla vita” composto dagli anziani e dai bambini seduti in Piazza Maggiore. L’obiettivo è di continuare a tenere alta l’attenzione su questi problemi anche nei prossimi mesi.

Per maggiori informazioni:
Francesco Bedussi - Centro Antartide, Centro Studi e Comunicazione Ambientale
Tel: 051.260921 – mail: francesco.bedussi@centroantartide.it

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