Un futuro senza atomiche. Proposta di legge per liberare l’Italia dalle armi nucleari!!

25-10-2007

L'escalation della crisi con l'Iran, con le minacce di guerra da parte del governo francese ci richiamano agli impegni che abbiamo come parte della Comunità internazionale: nel 1975 l'Italia ha ratificato il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) impegnandosi a non produrre né ad accettare mai sul proprio territorio armi nucleari.
L'Italia deve comportarsi come Canada, Grecia, Danimarca, Islanda ed Austria che hanno chiesto ed ottenuto la rimozione dal loro territorio degli ordigni nucleari USA-Nato (pur continuando a far parte della Nato) ed hanno raggiunto quei 106 paesi al mondo che vietano le armi nucleari dal loro territorio. Solo così possiamo ridare fiato ai negoziati internazionali per liberare l'umanità dalla minaccia atomica che sono rimasti impantanati perché chi possiede le armi atomiche vuole che nessun altro le abbia, ma non è disposto a rinunciarvi.
L'impegno sottoscritto nel TNP è arrivare al disarmo nucleare totale e globale.
Ed invece a livello internazionale che stanno aumentando ricerca e produzione di nuovi tipi di bombe atomiche. Altre potenze finanziano l'ammodernamento dei propri arsenali nucleari. Ed aumentano, di conseguenza, i Paesi che vogliono entrarne in possesso per acquistare peso sulla scena mondiale. La messa al bando di tutte le armi nucleari è un'aspirazione condivisa da tutta l'umanità.
Se tutto questo non bastasse sono anche arrivate le recenti ammissioni da parte del nostro governo sulle centinaia se non migliaia di soldati ammalati per l'effetto dell'uranio impoverito, evidentemente utilizzato nelle aree di conflitto.
La proposta di legge è composta da due snellissimi articoli: all'articolo 1 si afferma che "Il territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi lo spazio aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente dichiarato zona libera da armi nucleari". Articolo 2 "Il transito e il deposito, anche temporaneo, di armi nucleari e di parti di armi nucleari non è ammesso in nessuna circostanza sul territorio della Repubblica". Si tratta di richieste ragionevoli, minime, essenziali.
Risultano esserci in Italia 90 testate atomiche, in basi come quelle di Aviano e Ghedi ed in tutto il mondo ne esistono attualmente 30.000, sufficienti a distruggere il pianeta intero 25 volte.
Nonostante sia un tema così importante, manca quasi del tutto l'informazione su questo. Lo strumento della legge di iniziativa popolare, che richiede di raccogliere 50mila firme entro fine febbraio 2008, è stato scelto proprio perché permette di coinvolgere direttamente ed in prima persona tutti gli interessati.


Firmate e fate firmare la legge di iniziativa popolare!
vai al sito www.unfuturosenzatomiche.org

Per ogni ulteriore informazione: internazionali@arci.it

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