Irresponsabile far mancare il sostegno al governo, non può essere disatteso il patto con gli elettori.
21-02-2007
COMUNICATO STAMPA
Irresponsabile far mancare il sostegno al governo,
non può essere disatteso il patto con gli elettori.
Positive le linee di politica estera, l’Unione vada avanti nella sua azione riformatrice
Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci
Esprimiamo grande amarezza e preoccupazione per l’esito del voto di oggi, che ha portato il governo in minoranza al Senato.
Abbiamo apprezzato le linee di politica estera illustrate dal ministro D’Alema, che tracciano in modo convincente una strategia di discontinuità con l’operato dell’esecutivo precedente e pongono le condizioni perché l’Italia possa tornare a svolgere, con l’Unione Europea, un ruolo di primo piano per contribuire a superare l’unilateralismo e la logica di guerra, aprire nuovi spazi alla politica e al diritto internazionale, lavorare alla prevenzione e alla soluzione pacifica dei conflitti.
C’è una dose inaccettabile di irresponsabilità e di cinismo politico nel comportamento di quei senatori che, facendo mancare il proprio voto positivo, hanno provocato la bocciatura della mozione dell’Unione.
Far mancare oggi il sostegno all’esecutivo significa assumersi la responsabilità di un atto politico che rischia di far tornare indietro il Paese e di bloccare, insieme alle scelte di politica estera, anche l’azione riformatrice che il governo sta portando avanti su molti fronti.
Pur fra mille difficoltà, si è aperta in questi mesi la prospettiva di cambiamento che il Paese aspettava e che il programma dell’Unione aveva saputo rappresentare per milioni cittadini e per tante forze vitali della società italiana, che non accetterebbero di tornare indietro.
Su quel programma, fra eletti ed elettori si è costruito un patto che non può essere disatteso. Verrebbe meno la credibilità del centrosinistra e la stessa fiducia dei cittadini nella politica.
Esponenti del governo, parlamentari e forze politiche del centrosinistra devono fare in queste ore ogni sforzo per ricomporre la crisi e andare avanti, cercando un più forte sostegno alla propria azione riformatrice proprio nel dialogo e nel confronto con le forze sociali, nella partecipazione e nella consapevolezza dei cittadini.
Roma, 21 febbraio 2007