Il cinema dei paesi arabi

04-12-2003

Il Festival del Cinema dei Paesi Arabi giunge al sesto appuntamento. Nata nel 1998 con lo scopo di mostrare al pubblico italiano opere ed autori di alto profilo artistico ignorati dalla struttura della distribuzione commerciale, la manifestazione propone uno sguardo sul presente delle diverse cinematografie del Mondo Arabo ed una riflessione su aspetti della loro storia.
La manifestazione si articola in tre sezioni (informativa lungometraggi, informativa cortometraggi, omaggio a Danielle Arbid) e dedica l'evento speciale a Pierre Chevalier, produttore e dirigente della sezione fiction di ARTE-Francia fino allo scorso settembre, per la quale ha realizzato alcune delle più significative pellicole arabe degli ultimi anni.

Gioverdì 4 dicembre, ore 17.30

SEULE AVEC LA GUERRE(2001, Danielle Arbid)

Beirut, una città per quindici anni devastata da una guerra civile e, dal 1990, riempita dal vuoto che il rumore delle armi ha lasciato. Uno sguardo documentario su un paese che vive la ricostruzione, ma che ancora deve fare i conti con i macabri fantasmi del suo recente passato.

AUX FRONTIERES(2002, Danielle Arbid)

Un viaggio lungo le frontiere di un paese che ha due nomi: Israele e/o Palestina. Un percorso tra il Libano e la Giordania, lì dove stanno i rifugiati, gli esiliati, i nemici, i brandelli salvati da una terra insanguinata.

Gioverdì 4 dicembre, ore 19.45

LE SOLEIL ASSASSINÉ(2003, Abdelkrim Bahloul)

Jean Senac, poeta e regista radiofonico franco-algerino, rimasto in Algeria dopo l’indipendenza del 1962, dieci anni dopo è sorvegliato dal governo. I suoi drammi poetici catturano un vasto pubblico. Due giovani scrittori, Hamid e Belkacem, ottengono da lui approvazione e aiuto, diventando testimoni della battaglia di Senac per la libertà e la cultura a favore della gioventù del suo paese. Battaglia che porterà Senac al martirio.

Gioverdì 4 dicembre, ore 22.15

ALI ZAOUA, PRINCE DE LA RUE(2000, Nabil Ayouch)

Ali, Kwita, Omar et Boubker sono bambini che vivono lungo le strade di Casablanca. Ali sogna di diventare marinaio e di fare il giro del mondo, ma viene barbaramente ucciso da una banda. I tre amici decidono di seppellirlo come un re e cercano di realizzare il suo sogno: trovare "l'isola dai due soli".
Poco a poco questa fantasia diventa la loro storia.

Venerdì 5 dicembre, ore 17.30

SACRIFICES(2002, Oussama Mohammad)

Un albero, una casa, il vuoto, l’isolamento. Il capo famiglia, anziano, è in agonia. È lui che ha reso fertili le terre e costruito l'abitazione. Bambini e vicini sono tutti raccolti al suo capezzale, nell'angoscia e nell'incertezza per il futuro.
Attraverso la vita di una comunità rurale siriana, una cronaca religiosa e politica che profetizza l'oscillazione del mondo verso la violenza.

Venerdì 5 dicembre, ore 19.45

MATRIMONIO DI RANA(2002, Hany Abu-Assad)

Un giorno nella vita di una giovane palestinese di Gerusalemme-Est, alla vigilia dell’invasione da parte delle truppe israeliane. Rana scappa di casa per andare alla ricerca di Khail, l’uomo che vuole sposare. Suo padre non approva la scelta e le impone una lista di pretendenti tra i quali deve scegliere. Rana capisce che, mentre l’occupazione e le barriere diventano una realtà quotidiana, l’amore e il matrimonio non sono altro che una finzione.

Venerdì 5 dicembre, or 22.15

POUPÉES D'ARGILE (2002, Nouri Bouzid)

La bambina indifesa Feddah e la giovane sensuale Rebbeh sono state strappate alla famiglia d’origine, in campagna, per essere trasferite in città, a Tunisi, a lavorare come domestiche nelle abitazioni dei ricchi. Incalzante montaggio parallelo e macchina da presa sempre addosso alle protagoniste per catturarne paure e nostalgia, alla ricerca di un faticoso riscatto.

Sabato 6 dicembre, ore 15.30

FORD TRANSIT(2002, Hany Abu-Assad)

Il viaggio di un mini-bus da Ramallah a Gerusalemme, fra rovine e posti di blocco, diventa occasione di riflessione sul conflitto israelo-palestinese, attraverso le opinioni e i differenti punti di vista del conducente e dei passeggeri, alcuni anonimi altri celebri come il politico Ashrawi e il filmmaker

B.Z. Goldberg.

Sabato 6 dicembre, ore 19.45

TERRA INCOGNITA (2002, Ghassan Salhab)

Ritratto di un gruppo di giovani che tentano di ricostruirsi una vita offesa dalla guerra e dall’esilio a Beirut, città sette volte distrutta e altrettante ricostruita.
Opera seconda del regista di Beirut fantasma, selezionata nella sezione Un certain regard dell'ultimo Festival di Cannes.

Domenica 7 dicembre, ore 17.45

L'ETRANGÈRE (2003, Danielle Arbid)

Margot è un’immigrante che viene da uno dei paesi che stanno dall’altro lato del Mediterraneo. Sebbene abbia settantotto anni, va a lavorare tutti i giorni a piedi come stiratrice nei lussuosi appartamenti dei ricchi parigini. Per la maggior parte del tempo non li incontra, ma assorbe il loro mondo come una bimba in una casa di bambola.

Domenica 7 dicembre, ore 20

INCH'ALLAH DIMANCHE (2001, Yamina Benguigui)

Metà degli anni Settanta: Zoina si trasferisce con i tre figli dall'Algeria in un paesino della Piccardia per ricongiungersi al marito emigrato in Francia dieci anni prima. Fra l'aggressività dei vicini, i rimbrotti incessanti della suocera e gli insopportabili silenzi del consorte, cerca di trovare comunque un equilibrio nel quotidiano del suo esilio. Una commedia agrodolce sul senso di sradicamento e i problemi dell'immigrazione.

Comitato: Bologna

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