Mazzacani vince il Daolio numero dodici

12-06-2006

Mirco Mazzacani con il brano “Eq human division” ha vinto la dodicesima edizione del “Premio Daolio”. Quello di Mazzacani è un esordio che non lascia dubbi sia sulla bontà della proposta musicale, di scrittura e sulla capacità di tenuta del palco. Attinge dal repertorio degli anni ’60 reinventando e attualizzando la sua forma canzone. Al secondo posto la cantautrice di Carpi Barbara Gobbi con “Intrigante”. Terza la band scandianese Camponotus Sounderis.

Mazzacani, che ha dedicato a tutti i lavoratori il primo brano, ha militato in varie formazioni locali e ha voluto sperimentare il concetto di "jam session" con gruppi estemporanei e capaci di seguire percorsi di scambio e improvvisazione musicale. E' nel 2004 che decide di "mettersi in proprio", quando emerge il desiderio di diventare interprete di canzoni che sappiano ispirarsi al meglio della musica italiana, con un occhio di riguardo alla produzione autorale degli anni sessanta e settanta. Nascono così quattro canzoni che vengono immediatamente registrate in un provino "Anacronismi Dinamici", realizzato con la collaborazione di Emiliano Fantuzzi. Mazzacani inizia un percorso di ricerca musicale, avvalendosi della collaborazione di diversi musicisti per curare l'arrangiamento delle canzoni e costruire i testi. Passa un anno e nel 2005 è pronto per presentare al pubblico le nuove composizioni. Mirco Mazzacani nell'epoca dell'elettronica e delle band costruite nei laboratori delle case discografiche sceglie un percorso inverso, si presenta come cantautore e in veste solista, secondo le esigenze si presenta con formazioni poliedriche dove oltre alla chitarra, il basso e la batteria compaiono anche la fisarmonica e le tastiere.
Sul palco di piazza Zanti ad accompagnarlo c’era una tipica formazione rock: chitarra, basso, tastiere e batteria.

La giovane cantatutrice Barbara Gobbi, si mette in luce con un ottiimo secondo posto che pone in risalto le sue inconfondibili caratteristiche vocali. Figlia di Consoli, Turci e altre, ha sufficiente personalità per affermarsi con le proprie personalità musicale.
Particolarmente apprezzata dalla giuria del concorso la parte iniziale, in “solo”, del suo set.

Terzi Camponotus Saunderis da Scandiano. Trio in cui il grunge degli anni ‘90 incontra il post rock del 2000. Freschi e capaci di un cantato che oscilla tra la forma intima e quella più potente e sicura, hanno partecipato per la prima volta al Premio Daolio con il brano “Lasciami”.

Comitato: Reggio Emilia

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