FAFF – Festival Antifascista Franco Fanizzi
04-04-2025
Un festival ecologista, femminista, antirazzista, orgogliosamente di parte, sfacciatamente attuale e totalmente gratuito.
Cosa vuol dire essere antifascistǝ oggi?
Tre giorni di incontri, ragionamenti, concerti, laboratori e molto altro per approfondire insieme e cercare una risposta a questa domanda sempre più urgente.
Antifascismo ed ecologia
Il festival approfondirà ogni anno temi diversi che si intrecciano in un’ottica intersezionale con quello principale dell’antifascismo. Non potevamo non partire dall’ecologia declinata in tutte le sue possibili derivazioni, tema principe del dibattito attuale purtroppo spesso inquinato dalle opinioni di chi considera la natura come una semplice risorsa da piegare e sfruttare. Perché per noi, certamente, essere antifascistǝ oggi vuol dire anche essere convintǝ ecologistǝ.
Franco Fanizzi
Un festival dedicato alla memoria di Franco Fanizzi (1960-2023), storico Presidente dell’Arci San Lazzaro, convinto antifascista che non ha mai permesso a nessuno di dimenticare che antisessismo, antifascismo, antirazzismo fossero i principi fondanti su cui il circolo posava e da cui prendeva forza e stabilità.
Per tutta la durata del festival sarà allestita presso il soppalco della Sala 77 la mostra Ilvarum Yaga, Cento Disegnatori contro la Strega Rossa
Ilvarum Yaga è una strega capace di trasformarsi in vento e polvere. S’insinua nelle case degli uomini, si nasconde nei corpi dei Bambini e lentamente si nutre dei loro pensieri, dei loro sogni, del loro futuro.
I Bambini che vivono e crescono nel Quartiere Tamburi di Taranto, sono esposti sin dalla loro vita intrauterina e durante tutta l’infanzia agli inquinanti immessi in ambiente dalle industrie che si trovano a ridosso del quartiere, tra cui la più grande acciaieria d’Europa , l’ILVA, ora ACCIAIERIE d’ITALIA .
Tra le sostanze inquinanti immesse in ambiente molte sono tossiche per il sistema nervoso infantile e possono causare riduzione del Quoziente Intellettivo (QI) ed altre malattie del neurosviluppo (studio dell’Istituto Superiore della Sanità). L’unica “cura” possibile per contrastare questi possibili effetti nocivi è quella di stimolare la mente, in fase di sviluppo, dei bambini e niente si è dimostrato più efficace della lettura ad alta voce fatta fin dai primi mesi di vita.
Da qui l’idea di creare una mostra collettiva finalizzata a raccogliere fondi per realizzare questo progetto NATI PER LEGGERE per i Bambini del Quartiere Tamburi.
Comitato: Bologna